Una città in cui sia piacevole vivere

Come si delinea una città in cui sia piacevole vivere? Cosa rende un luogo un buon posto nel quale stare? Io qualche idea ce l’ho, e riguarda essenzialmente la mia esperienza con Mendrisio. Una città piacevole è una città nella quale ci sentiamo a casa, non importa se per una vita o per qualche tempo. Una città nella quale possiamo muoverci a piedi, perché soltanto senza mezzi di locomozione, o al limite con una bicicletta, abbiamo la possibilità di interagire con il tessuto urbano, di sentire il suono dei nostri passi e di scambiare qualche parola con le persone e avere un’interazione di pelle con la realtà circostante: il profumo dell’aria, la qualità delle realtà architettoniche e naturalistiche che possono sorprenderci anche in pieno centro urbano. Una città piacevole è una città nella quale ognuno possa godere di una certa libertà, cercando luoghi di aggregazione o di tranquillità a seconda delle esigenze del momento. Non è una città che offra troppo, perché le troppe offerte tarpano le ali alla libera iniziativa, ma è una città accogliente per chi dimora e per chi arriva, per gli esseri umani di ogni età e per le altre specie, alberi e animali compresi. A Mendrisio mancano viali alberati, e verde urbano declinato in svariati modi, con creatività, e con un occhio attento alla bellezza. Mendrisio è per me il centro del mondo e nel contempo, la città più brutta del Cantone, se penso ai castelli di Bellinzona, ai vasti laghi di Locarno e di Lugano; ma è anche la città nella quale si vive meglio, dove la qualità dell’incontrarsi ha un’apertura quasi mediterranea che non ha uguali: benvenuti al sud! Mendrisio è cresciuta e cambiata molto negli ultimi anni, come una figlia che da bambina si fa improvvisamente giovane donna, e offre molto in termini culturali, con la Filanda e molte offerte di ogni genere sul territorio, partite dal basso e cresciute con vigore, come il Festival di narrazione di Arzo, il cavea festival, la Festa della musica e molto altro. La nostra città ha imparato ad occuparsi meglio degli anziani e delle persone che hanno bisogno, anche con un ottimo servizio di prossimità svolto dalla polizia comunale. Abbiamo proseguito nella strada virtuosa del “risparmio, riciclo e riuso” con un buon lavoro di smaltimento dei rifiuti e con una gestione ecosostenibile delle feste. Tutto questo è stato possibile grazie all’accompagnamento continuo della popolazione all’attività politica della Municipalità, anche con attività non di opposizione ma di collaborazione in Consiglio comunale e, sì, anche grazie a un paio di referendum (quello su Piazza del ponte e quello sulle AIM) che hanno risvegliato l’attenzione delle cittadine e dei cittadini sulla cosa pubblica: soltanto insieme si trovano idee e si ottengono risultati. Mi auguro che questo costruttivo lavoro di collaborazione nel segno dell’amore per la nostra città prosegua nella prossima legislatura, con umiltà e coraggio.

Claudia Crivelli Barella, candidata al Municipio per L’Alternativa, Vedi e sinistra insieme, lista 4