Mozione – CONNESSI, SANI E PERFORMANTI

L’OMS ha riconosciuto alcuni anni fa l’esistenza del problema concernente le persone che soffrono di sintomi causati dall’intolleranza ai campi elettromagnetici (quali mal di testa, nausea, forti problemi di concentrazione, perdita di memoria, vertigini, insonnia, ecc.) precisando che all’incirca il 3% della popolazione ne è affetta. Con l’aumento costante della posa di altre antenne questa soglia è destinata ad aumentare ulteriormente. Nel nostro Cantone, questo problema va a toccare e coinvolgere diverse migliaia di persone, un numero importante assolutamente da non sottovalutare!

Le riconosciute esigenze dell’economia e lo sviluppo costante delle tecnologie nel campo delle telecomunicazioni devono crescere parallelamente con la considerazione, il rispetto e la protezione delle persone che soffrono di tali disturbi tanto invalidanti da poter compromettere il diritto a vivere un’esistenza sana e serena.

Non è possibile pensare a una civiltà volta al progresso che dimentica consapevolmente una parte della popolazione stessa e che rimane indifferente di fronte a chi subisce la sua condizione di elettrosensibile senza avere vie di fuga alcuna. Se di vero progresso si parla, deve essere progresso per tutti.

In altre nazioni questa problematica è già stata affrontata. Ad esempio, in Svezia l’elettrosensibilità è stata riconosciuta come forma di inabilità, mentre in altri parti d’Europa sono state predisposte delle zone bianche, ovvero prive da onde elettromagnetiche artificiali, dove chi soffre di questi disturbi può risiedere. La Svizzera e il nostro Ticino, spesso all’avanguardia in ambito tecnologico, devono rimanere al passo e considerare anche questo aspetto importante.

La recente emergenza sanitaria ci ha portati ad apprezzare sempre più il lavoro svolto da casa (homeworking).

Per poter rispondere a questa legittima richiesta sempre più in voga, è opportuno da subito garantire in tutto il territorio una connessione sicura e performante.

Piuttosto che riempire ogni angolo del nostro paesaggio di antenne, risulta un’ottima alternativa promuovere il più possibile la connessione nelle nostre case tramite fibra ottica.

È certamente più sicura dal punto di vista della protezione dei dati.

La Cybersecurity è già oggi, e lo sarà sempre di più in futuro, un criterio sempre più richiesto e necessario. I crimini legati al furto di dati, facilmente eseguibili da un numero crescente di esperti nei confronti di chi si connette tramite wi-fi, saranno più frequenti e potrebbero ostacolare varie attività professionali legate ad ambiti finanziari, o settori dove il rispetto della privacy e di molti altri dati sensibili richiedono assoluta segretezza e sicurezza nell’essere trattati.

Inoltre sarebbe certamente più apprezzata dalla popolazione: non vi sarebbero infatti tempi lunghi per l’implementazione, considerata la moltitudine di opposizioni di chi desidera tutelare la propria salute e quella dei propri famigliari; inoltre permetterebbe di trasmettere velocemente un altissimo numero di dati nelle nostre case.

Questo è il progresso che noi auspichiamo; un progresso vivibile per tutti, sano, sicuro e performante!

Consapevoli della situazione finanziaria attuale, e presumibilmente dei prossimi anni per il nostro Cantone, si propongono delle misure a costo zero atte a rispettare, difendere e garantire una vita dignitosa anche alle persone elettrosensibili.

In particolare, si chiede di:

Promuovere livello cantonale la connessione tramite fibra ottica, anche in considerazione del sempre più richiesto ed apprezzato lavoro svolto da casa (homeworking) e della scarsa sicurezza rispetto al possibile furto di dati legata al Wi-Fi.

Garantire, tramite sensibilizzazione dei datori di lavoro, la possibilità per chi è elettrosensibile di poter disporre di uno spazio lavorativo idoneo e rispettoso della propria condizione, ad esempio un collegamento a Internet tramite cavo internet e non tramite Wi-Fi.

Riconoscere lo statuto di persona “elettrosensibile” attestata da un medico curante.

Prevedere un’area nel Cantone, o meglio in ogni distretto, dedicata alle persone elettrosensibili priva di antenne nelle vicinanze (zone connesse esclusivamente tramite cavo a fibre ottiche), in modo che chi soffre di questi disturbi possa trasferirvisi.

Qui qualche link utile sull’argomento:

https://www.sante-ondes.com/quest-ce-quune-zone-blanche-ou-en-trouver-en-france/

https://www.lemonde.fr/enquetes/article/2018/07/05/ondes-de-choc-le-calvaire-de-l-electrohypersensibilite_5326051_1653553.html

https://www.rts.ch/info/sciences-tech/10218405-blindees-isolees-des-maisons-se-revent-en-havres-pour-electrosensibles.html

http://www.journaldelenvironnement.net/article/une-premiere-zone-blanche-pour-les-electrosensibles-aux-radiofrequences,38678

http://vital261.eklablog.com/couverture-et-recherche-de-zones-blanches-p121507

Claudia Crivelli Barella, Henrik Bang, Samantha Bourgoin, Tamara Merlo, Marco Noi, Fabrizio Garbani Nerini, Nicola Schonenberger